La minaccia ibrida russa è tutta intorno a te
L’arsenale delle spie di Mosca contro l’Occidente spiegato da quelle tedesche. Una guida preziosa pubblicata dal BfV
Nei giorni scorsi, il Bundesamt für Verfassungsschutz (BfV), il servizio d’intelligence tedesco per la sicurezza interna, ha pubblicato sui social media questa mappa dettagliata delle operazioni che la Russia sta conducendo contro la Germania e le democrazie occidentali. L’analisi mette in luce una strategia ibrida ben coordinata che sfrutta un vasto arsenale di strumenti, con l’obiettivo di minare la stabilità politica, economica e sociale dei Paesi rivali.

La Russia e il controllo centralizzato
Un elemento fondamentale del “toolbox” russo è rappresentato dalle aree sotto controllo statale, dove si concentra il potere delle istituzioni governative, dei servizi di intelligence e della sfera informativa. Queste aree sono il fulcro delle operazioni ibride, poiché permettono al Cremlino di coordinare ogni aspetto delle attività offensive. La società e l’economia russe sono legalmente obbligate a collaborare con le autorità di sicurezza, fornendo dati e supporto per operazioni interne ed esterne. Inoltre, vengono sfruttate piattaforme tecnologiche per monitorare individui, in particolare quelli con un background in settori strategici come business, scienza e amministrazione.
Questa struttura permette alla Russia di consolidare la propria capacità offensiva.
Repressione interna: attraverso il controllo dei media, la persecuzione dell’opposizione non sistemica e l’imprigionamento di critici e dissidenti.
Targeting mirato: sorveglianza intensiva di persone che viaggiano all’estero o che potrebbero avere accesso a informazioni sensibili.
Manipolazione delle narrazioni: utilizzo della propaganda per rafforzare il consenso interno e alimentare la disinformazione all’esterno.
La natura delle minacce ibride
Le minacce ibride sono caratterizzate da alcune peculiarità fondamentali.
Multi-dominio: operano contemporaneamente su diversi livelli – politico, economico, sociale, tecnologico e militare.
Attori non convenzionali: oltre ai classici agenti statali, vengono utilizzati proxy come aziende, media e diaspore.
Negabilità: le operazioni sono progettate, spesso tramite gli attori non convenzionali, per essere facilmente negabili, rimanendo al di sotto della soglia di un conflitto armato tradizionale.
Coordinazione: ogni azione è parte di una strategia più ampia che integra disinformazione, sabotaggio, cyber attacchi e altre forme di pressione.
Gli strumenti del “Toolbox Russia”
Secondo il BfV, il “toolbox” della Russia comprende diverse tipologie di attività. Eccone alcune tra le più rilevanti.
Cyber-attacchi: azioni mirate contro infrastrutture critiche, istituzioni governative e aziende, spesso per fini finanziari o di spionaggio. Un esempio lampante sono gli attacchi condotti da hacktivisti filo-russi, utilizzati per interrompere servizi essenziali e diffondere propaganda.
Sabotaggio: operazioni clandestine mirate a destabilizzare settori strategici, come l'energia o i trasporti.
Influenza mediatica: campagne di disinformazione volte a polarizzare le società e screditare governi democratici.
Proliferazione: acquisizione illegale di tecnologie sensibili e beni a duplice uso attraverso reti statali e non statali.
Operazioni di spionaggio: gestite da infiltrati o tramite le rappresentanze diplomatiche russe, con un focus particolare su politica, economia e scienza.
Le “State-controlled areas” dimostrano come il Cremlino abbia costruito un modello centralizzato e pervasivo, che collega repressione interna e aggressività esterna, rendendo ogni aspetto della società uno strumento della sua macchina ibrida. È una delle caratteristiche delle campagna ibride, quello che vede le autocrazie (la Russia ma anche la Cina e l’Iran) far leva sull’asimmetria con le democrazie in cui, in primis, c’è un’opinione pubblica a cui la politica deve rispondere.
Gli obiettivi: Germania ed Europa
La mappa evidenzia come la Russia abbia individuato specifici settori da colpire in Germania e nel resto d’Europa.
Politica: tentativi di influenzare il dibattito pubblico e le elezioni.
Infrastrutture critiche: attacchi volti a creare insicurezze e compromettere i servizi essenziali.
Economia: manipolazione delle dipendenze energetiche e destabilizzazione di mercati strategici.
Come l’Occidente può reagire
Per contrastare queste minacce, è essenziale adottare un approccio altrettanto coordinato.
Rafforzare la resilienza delle infrastrutture critiche tramite misure di cybersecurity avanzate.
Promuovere l’alfabetizzazione mediatica per contrastare la disinformazione e le narrative divisive (la stessa mappa in oggetto è un strumento).
Migliorare la cooperazione internazionale per condividere informazioni e adottare strategie comuni contro le attività ibride russe.